Affichage des articles dont le libellé est 50's. Afficher tous les articles
Affichage des articles dont le libellé est 50's. Afficher tous les articles

Madonna delle rose (1953)


Madonna delle rose è un film italiano del 1953 diretto da Enzo Di Gianni, tratto dalla canzone omonima di Mario Ruccione e Fiorelli.



Trama: Renato e Maria sono una giovane coppia di sposi in difficoltà economiche, lui senza lavoro chiede aiuto allo zio Giovanni che si dimostra ben disposto nonostante la moglie Filomena non lo vuole assolutamente aiutare. Maria invece lavora, canta in un locale notturno ma lei vorrebbe abbandonare questa vita per dedicarsi alla figlia Pia che la coppia ha lasciato in un collegio. Nel locale arriva zio Giovanni con i soldi che ha raccolto per il nipote ma viene raggirato da Filippo e Irene una coppia che spaccia valuta falsa che gli sottrae i soldi. Maria riesce comunque ad aprire una sartoria ma una sera mentre lei è fuori Irene va da Renato in cerca di aiuto, vuole infatti abbandonare Filippo, ma l'uomo geloso spara ai due uccidendoli. Maria ha un crollo e viene ricoverata in una clinica mentre Pia ritorna in collegio. Il dottor Ferretti ordina il trasferimento di Maria in un'altra clinica in Svizzera ma per una disattenzione della sua accompagnatrice si allontana e inizia a vagare da sola in stato catatonico fino ad arrivare nei pressi del santuario della Madonna delle Rose dove si trova anche Pia in gita. Maria cade sotto gli occhi della figlia ma la madonna compie il miracolo, Maria si riprende e può finalmente riunirsi a lei. (Wiki)

Titolo: Madonna delle rose - Paese di produzione: Italia - Anno: 1953 - Durata: 95 min - Genere: drammatico, musicale - Regia: Enzo Di Gianni - Soggetto: Enzo Avitabile - Sceneggiatura: Enzo Avitabile e Enzo Di Gianni - Produttore: Vincenzo Esposito - Casa di produzione: Eva Film - Fotografia: Giuseppe La Torre - Montaggio: Mario Bonotti - Musiche: Tarcisio Fusco - Scenografia: Guido Fiorini...

Interpreti: Eva Nova, Marco Vicario, Guglielmo Inglese, Ave Ninchi, Paola Quattrini, Rosario Borelli...

Internet: IMDB, ...

 

E’ l’amor che mi rovina (1951)


È l'amor che mi rovina è un film del 1951, diretto da Mario Soldati.


Trama: Il giovane Walter, tutt'altro che sportivo, si innamora di Clara, maestra di sci. La segue al Sestriere dove si ritrova suo malgrado coinvolto in un intrigo di spie.

Lingua originale: italiano - Paese di produzione: Italia - Anno: 1951 - Durata: 98 min - Genere: commedia, spionaggio, fantascienza - Regia: Mario Soldati - Soggetto: Enrico Blasi, Mario Monicelli, Steno, Bernardino Zapponi - Sceneggiatura: Enrico Blasi, Mario Monicelli, Steno, Bernardino Zapponi - Produttore: Niccolò Theodoli - Casa di produzione: Industrie Cinematografiche Sociali - Fotografia: Mario Montuori - Montaggio: Roberto Cinquini - Musiche: Mario Nascimbene - Trucco: Amato Garbini...

Interpreti: Walter Chiari, Lucia Bosè, Aroldo Tieri, Eduardo Ciannelli, Jackie Frost...

Internet: IMDB, ...

L'inafferrabile 12 (1950)


L'inafferrabile 12 è un film comico del 1950 diretto da Mario Mattoli.


Trama: Due fratelli gemelli (entrambi interpretati da Walter Chiari) cresciuti e mai incontratisi (a causa del fatto che il padre con la coppia avrebbe avuto 13 figli e quindi per scaramanzia ne rinchiuse uno in un orfanotrofio), l'uno portiere titolare della Juventus e l'altro impiegato in un banco del Lotto, finalmente si incontrano e gli equivoci, tipici della situazione (l'imbranato dei due sostituirà persino il fratello in una partita della Juventus), si sprecano. (WIKI)

Paese di produzione: Italia - Anno: 1950 - Durata: 95 min - Genere: commedia - Regia: Mario Mattoli - Soggetto: Steno e Mario Monicelli - Sceneggiatura: Steno e Mario Monicelli - Produttore: Nicolò Theodoli per I.C.S. - Fotografia: Aldo Tonti - Montaggio: Giuliana Attenni - Musiche: Pippo Barzizza - Scenografia: Piero Filippone...

Interpreti: Walter Chiari, Isa Barzizza, Carlo Campanini, Silvana Pampanini, Aroldo Tieri...

Internet: IMDB, ...

Le carrosse d'or (1952)


La carrozza d'oro (Le Carrosse d'or) è un film del 1952 diretto da Jean Renoir. È il primo film europeo girato in technicolor.


Trama : Perù, XVIII secolo. Una compagnia di attori italiani della commedia dell'arte sbarca in una colonia spagnola in Sudamerica. L'interprete di Colombina, Camilla, fa perdere la testa a un italiano, al torero Ramon e al viceré della colonia che, preso dalla passione, regala all'attrice una carrozza d'oro che dovrebbe, secondo tutti i maggiorenti locali, essere il simbolo ufficiale della regalità spagnola. Lo scandalo investe il viceré che non vuole ritornare sui suoi passi e si trova davanti a una gravissima crisi politica, mentre Camilla deve vedersela con la gelosia dei suoi spasimanti. (Source Wiki)


Titolo originale : Le Carrosse d'or - Paese di produzione : Francia, Italia - Anno : 1952 - Durata : 103 min. - Genere : commedia, sentimentale - Regia : Jean Renoir - Soggetto : dall'opera teatrale Le Carrosse du Saint-Sacrement di Prosper Mérimée - Sceneggiatura : Jean Renoir, Jack Kirkland, Renzo Avanzo, Giulio Macchi - Produttore : Panaria Film, Delphinus, Hoche Productions - Produttore esecutivo : Francesco Alliata - Fotografia : Claude Renoir, Ronald Hill (non accreditato) - Montaggio : David Hawkins - Musiche : Antonio Vivaldi - Scenografia : Mario Chiari Arredamento di: Gino Brosio - Costumi : Maria De Matteis...


Interpreti : Anna Magnani, Odoardo Spadaro, Duncan Lamont, Paul Campbell, Riccardo Rioli, Ralph Truman, Georges Higgins, Raf de La Torre, Gisella Mathews...

Notes : 

[Fr.] « Cette sorte de spectacle, le mime, la mascarade, offre en général la plus extrême répugnance à s’inscrire sur un écran. Renoir a su le plier aux normes cinématographiques, en même temps qu’il l'a fait servir de repoussoir. L'affectation des attitudes n'est là que pour provoquer le naturel et rendre ses interventions plus éclatantes ; le masque une fois ôté, la figure humaine brille de sa splendeur vraie, lavée de la boue déposée par la routine séculaire de la vie et de l’art. » (Eric Rohmer)

[It.] « La carrozza d'oro è uno dei film chiave di Jean Renoir perché riprende i temi di molti altri, principalmente quello della sincerità in amore e quello della vocazione artistica; è un film costruito secondo il gioco delle scatole cinesi che si incastrano le une nelle altre, un film sul teatro nel teatro. C'è molta ingiustizia nell'accoglienza riservata dal pubblico e dalla critica a La carrozza d'oro, che è forse il capolavoro di Renoir. Si tratta, comunque, del film più nobile e raffinato che sia mai stato girato. Vi si trova tutta la spontaneità e l'inventiva del Renoir d'anteguerra unite al rigore del Renoir americano. Qui tutto è distinzione e gentilezza, grazia e freschezza » (François Truffaut)